Rafforzare l’innovazione nelle scienze della vita in Lombardia

Il Cluster lombardo scienze della vita si prepara a un triennio di innovazione sotto la guida di Gianluca Vago.

La Lombardia è pronta a scrivere un nuovo entusiasmante capitolo nel mondo delle scienze della vita. La recente elezione di Gianluca Vago a presidente del Cluster lombardo scienze della vita per il triennio 2025-2028 rappresenta un momento cruciale. Perché è così importante? Perché questa nomina segna un passo fondamentale nel rafforzamento dell’innovazione e della rete di progetti in un settore già strategico per il futuro della salute e della ricerca in Italia.

Con oltre 100 realtà tra enti pubblici e privati, il Cluster mira a diventare un vero catalizzatore per l’innovazione, promuovendo l’integrazione tra le diverse istituzioni e aziende.

Un obiettivo chiaro: potenziare la filiera della salute

Secondo Vago, è essenziale non solo mantenere, ma anche potenziare ulteriormente la filiera delle scienze della vita in Lombardia. Ma come si può fare? Sviluppando progetti innovativi che rispondano alle specifiche esigenze di ciascun attore del sistema, dalle università agli enti di ricerca, fino alle aziende farmaceutiche.

La visione di Vago è chiara: creare un ecosistema in cui le idee possano trasformarsi in soluzioni concrete, valorizzando i risultati della ricerca scientifica e promuovendo collaborazioni fruttuose tra i vari attori coinvolti. Non è forse affascinante pensare a quante possibilità ci siano a disposizione?

La Lombardia, già nota per la sua competitività, ha dimostrato di saper sviluppare progetti pionieristici, soprattutto nel campo della genetica e della genomica. Esempi concreti parlano chiaro: la prima terapia genica approvata in Europa e le innovative terapie a base di cellule staminali sono solo alcuni dei traguardi che testimoniano l’eccellenza della regione nel panorama internazionale.

Un polo farmaceutico di eccellenza

Ma non finisce qui: la Lombardia si distingue come il principale polo farmaceutico italiano, con oltre 7 mila ricercatori distribuiti in 40 centri di ricerca. E non dimentichiamo le oltre 15 università presenti nella regione, frequentate da più di 332 mila studenti, che rappresentano una risorsa fondamentale per alimentare l’innovazione e la ricerca. Con 262 aziende farmaceutiche che costituiscono il 34% del totale nazionale e più di 25.800 addetti, il settore è un motore economico significativo, contribuendo per oltre il 2,5% al PIL regionale.

Nel 2023, la Lombardia ha guidato il Paese in termini di investimenti in ricerca e sviluppo, con un totale di 560 milioni di euro, generando il 20% dell’export farmaceutico nazionale, pari a ben 9,8 miliardi di euro. Questi dati non solo evidenziano la forza del settore, ma anche il potenziale di crescita e sviluppo futuri. Chi non sarebbe emozionato all’idea di essere parte di un simile ecosistema?

Un nuovo vice-presidente per unire l’ecosistema

Infine, in aggiunta all’elezione di Vago, il Consiglio Direttivo del Cluster ha nominato Enrico Felice Gherlone, rappresentante degli IRCCS Privati, come nuovo Vicepresidente. Gherlone avrà il compito di favorire il raccordo tra l’ecosistema regionale e quello nazionale, coprendo un ampio spettro che va dalla salute alla ricerca, fino alle politiche per la filiera. Questa nomina rappresenta un ulteriore passo verso una gestione integrata e sinergica del Cluster, con l’obiettivo di massimizzare l’impatto delle attività nel settore delle scienze della vita. Non è un momento emozionante per la Lombardia e per il futuro della scienza in Italia?

Scritto da Staff

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